Questa volta intervisto Dario Bongiovanni, SEO specialist con anni di esperienza, che ho conosciuto anni fa. Una valido professionista che ho il piacere dopo anni di intervistare per la mia rubrica “i professionisti del Web”.
Ciao Dario, grazie per avermi concesso l’intervista.
Prima di tutto, spiegaci in poche parole chi sei e cosa fai
Ciao Roberto e grazie a te per lo spazio riservatomi sul tuo sito. Ho iniziato ad aprire i primi siti personali nel 2001, creandoli manualmente in HTML (non volevo adoperare Dreamweaver), senza rendermi conto che in realtà stavo facendo anche SEO. Oggi lavoro in questo ambito sia come freelance che come consulente per varie agenzie di comunicazione italiane. In particolare negli anni ho focalizzato il mio interesse sulla SEO On-Page e sulla Link Building, due rami della SEO che reputo particolarmente affascinanti.
Hai un’esperienza più che ventennale come SEO specialist…quanto pensi pesi l’esperienza sul campo per farti salire i livelli come specialista?
L’esperienza è tutto, nel senso che se hai già “sbattuto il muso” su un problema sai come riconoscerlo e risolverlo. Proprio per questo reputo fondamentale il continuare a testare e sperimentare, così da capire cosa funziona e cosa no. A tal proposito ho un piccolo network di circa 15 siti che adopero per fare test a livello SEO, così da poter comprendere di volta in volta quanto posso spingermi con le attività di ottimizzazione senza avere problemi. Ti confesso di averne “bruciati” a decine di siti-test, ma è proprio questo il loro scopo.
Da professionista, sei soddisfatto dei vari aspetti della professione? Lato economico, soddisfazioni personali, possibilità di crescita?
È un bellissimo settore in quanto, per loro natura, gli algoritmi dei motori di ricerca necessitano da parte del SEO Specialist un impegno costante nell’apprendere e migliorare le proprie competenze al fine rendere più efficaci le azioni da apportare. Tra l’altro fare SEO significa doversi rapportare con varie sfaccettature del digital marketing, e questo consente di sviluppare le proprie competenze in diverse direzioni.
Proprio perché si tratta di un tipo di lavoro che richiede competenze specifiche è appagante dal punto di vista economico, sebbene la soddisfazione più grande sia quella di sapere che con il tuo lavoro riesci ad aiutare imprese e liberi professionisti ad aumentare visibilità e fatturato.
Quanto ha contato l’aspetto di soddisfazione personale nella tua carriera? Se la SEO non fosse così interessante e anche se vogliamo divertente, credi che l’avresti scelta come professione?
Penso che le soddisfazioni che questo settore è in grado di regalarci siano la “benzina” che ci spinge a fare sempre meglio e continuare a studiare ogni giorno. Probabilmente se non avessi fatto SEO avrei comunque lavorato in ambito web, dato che i computer sono da sempre la mia passione sin da quando ero bambino ed ho ricevuto in regalo il mitico Commodore 64. Da allora, ho sempre pensato che un giorno avrei lavorato al computer: sapevo già dove volevo arrivare ma non conoscevo ancora il percorso.
Come trovi i clienti? C’è un canale privilegiato o le fonti dei possibili clienti sono molteplici?
Nella maggior parte dei casi ricevo richieste di consulenza tramite i miei siti web e su LinkedIn. A parte questo, nel corso degli anni ho sviluppato una buona rete di contatti con professionisti di ogni settore del digital marketing, i quali spesso mi chiedono di collaborare ai progetti che seguono.
Come ti aggiorni sui vari aspetti della SEO? Social, libri, esperienza sul campo…oppure?
Da anni ho preso una sana abitudine: ogni giorno dedico i primi 30 minuti di lavoro alla lettura di siti di settore quali Search Engine Journal e SE Roundtable, su tutti. Seguo con molto interesse anche il Search Central Channel di Google su Youtube. Ovviamente leggo con interesse anche il gruppo “Fatti di SEO”!
Sei anche link builder…quali sono i segreti di un’ottima campagna di link building?
Cerco sempre di agire in funzione di due cose: l’attuale profilo backlink del sito da lavorare e gli obiettivi da perseguire. In base a questo pianifico il numero e la distribuzione mensile dei nuovi link da acquisire, i siti più adatti da cui ricevere link, il tipo di link che mi serve, le anchor text da usare. Presto inoltre grande attenzione al contenuto che ospiterà ogni link: scrivere contenuti di getto e con sufficienza non serve né al sito ospitante né al sito che riceverà il link.
So che hai seguito con particolare attenzione la Local SEO…vuoi accennarci qualcosa su questo lato più particolare?
In ambito Local, noto abbiano sempre più “peso” per Google le semplici citazioni di una attività ed i segnali sociali. A questo chiaramente vanno associati una SEO On-Page adeguata, curare adeguatamente il profilo su Google (ex GMB) in relazione al tipo di attività, ottima fruibilità del sito da mobile, lavorare bene sulle recensioni e sfruttare i dati strutturati.
Secondo te quali sono i parametri più importanti della SEO? Cosa conta di più lato ranking?
Personalmente sono dell’avviso (relativamente a Google) che il 70% del posizionamento dipenda da fattori esterni al sito, in particolare mi riferisco ai backlink. Il rimanente 30% lo fanno la qualità e l’ottimizzazione dei contenuti, la struttura e la scansionabilità del sito, l’usabilità da mobile.
Quali sono i SEO che stimi e segui particolarmente?
A parte il buon John Mueller, seguo con interesse Matt Cutts, Barry Schwartz e Brian Dean, su tutti. Mi piacciono molto anche i canali YouTube di Wes McDowell, Jaume Ros e quello di IncomeSchool.
Cosa pensi dell’intelligenza artificiale? In futuro ruberà il lavoro ai SEO specialist come paventano alcuni?
Penso che, trattandosi di un’intelligenza non umana, sia bene sfruttarla entro i suoi limiti di affidabilità. Intendo dire che se voglio fare un investimento e chiedo all’AI quale Crypto acquistare, non devo prendermela con l’intelligenza artificiale se le cose poi vanno male Relativamente al nostro settore penso che l’AI sia utilissima per tutti, dato che consente ad esempio di velocizzare le attività ripetitive, analizzare anche grandi quantità di dati o creare piccoli frammenti di codice ad hoc. Non penso invece che essa possa sostituire in toto un SEO Specialist, il quale è l’unico (allo stato attuale delle cose) ad essere in grado di ideare una strategia basata sulle reali necessità di un progetto web. Penso per questo che dobbiamo vedere l’AI come un soldatino pronto ad eseguire le nostre istruzioni velocizzandoci il lavoro, senza temere che possa sostituirci.
Oltre alla SEO, quali sono gli interessi di Dario Bongiovanni?
Nel tempo libero amo correre, sono un discreto runner e corro almeno 3 giorni la settimana. Mi piace tantissimo anche suonare la chitarra acustica. Sono un grande fan dei Queen e nel 2005 ho avuto l’immenso onore di indossare per qualche secondo una giacca da scena di Freddie Mercury (quella rossa che indossò anche a Sanremo nel 1984), per gentile concessione della proprietaria del Fans Club ufficiale di Londra.
Della tua vita privata vuoi dirci qualcosa?
Una moglie, due figli, due cocorite…cos’altro desiderare?
Grazie Dario dell’intervista, lasciaci un tuo recapito per eventuali contatti professionali da chi ti ha letto.
Grazie a te per questa intervista, Roberto! Sul mio sito web https://dariobongiovanni.it/ è possibile trovare i miei contatti ed i miei profili social.