Benvenuto Jacopo, grazie per l’intervista.
Ti seguo da anni e sono onorato di poterti intervistare. Sui social ti presenti come imprenditore, marketer, formatore, autore, in quest’ordine.
Partiamo dalla tua figura di imprenditore, parliamo della realtà di Studio Samo.
Studio Samo è un’agenzia e centro di formazione specializzata in digital marketing dal 2005. Ad oggi conta 25 consulenti.
Offriamo servizi, consulenza e formazione in digital marketing, per aiutare aziende e privati a comprendere ed affrontare le sfide del mondo digitale.
Jacopo Matteuzzi marketer… come hai iniziato e quali sono gli aspetti del marketing dove hai lavorato e ti confronti di più. Io ti conosco come ottimo SEO Specialist.
Ti ringrazio 🙂
Ho iniziato sviluppando siti web, per poi passare ad occuparmi di SEO, cosa che ho fatto per circa 15 anni.
Da quando non sono più operativo (in Studio Samo abbiamo un team di validissimi esperti SEO) mi occupo prevalentemente di digital marketing strategico.
Quali realtà della formazione in questo momento ti vedono protagonista?
Faccio quasi sempre almeno un “cameo” nei corsi di Studio Samo, sia in presenza che online, e i miei corsi di digital strategy sono presenti su Studio Samo Pro.
Inoltre ho l’onore di collaborare con tre università (Catania, Bologna e Trieste).
A proposito di formazione parliamo del vostro gioiello dei corsi online, Studio Samo Pro. Cosa è e a chi si rivolge?
Si tratta di una piattaforma in abbonamento che offre accesso a oltre 1000 ore di formazione su tutti gli aspetti del digital marketing
La metafora che descrive meglio Studio Samo Pro a chi non è del settore è “il Netflix del digital marketing”.
Siamo stati i primi, nel 2018, a lanciare in Italia il modello ad abbonamento, prima non c’era nulla di simile nel settore. Ora, come accade sempre, è spuntata la concorrenza, ma per fortuna godiamo di un’ottima reputazione, e abbiamo ancora la più completa selezione di corsi d’Italia.
Sei un autore che avuto molto successo. Il tuo libro “inbound marketing” è stato molto letto, anche dal sottoscritto, e mi pare che sia uscito in nuove edizioni. Da cosa pensi derivi tanto apprezzamento?
Da un mix di intuito e fortuna. Quando nel 2013 l’editore Flaccovio mi ha proposto di scrivere un libro, sapevo che non c’era ancora un libro in italiano sull’Inbound Marketing, argomento che invece oltreoceano stava esplodendo. Quando l’hipe è arrivato anche in Italia, ho avuto successo. Inoltre, da laureato in lettere, mi vanto di essere uno scrittore quantomeno decente, anche se non dovrei essere io a dirlo.
Ti conosco come traduttore, insieme a Flavio Mazzanti, di “The Art of SEO”, autentica Bibbia della SEO che ho avuto modo di leggere completamente. Pensi che si dovrebbe iniziare con lo studio di questo libro per cominciare con la SEO?
Non ne sono sicuro. Quando abbiamo tradotto, e soprattutto commentato, The Art of SEO, ho trovato alcune parti molto comprensibili e “di base”, altre estremamente tecniche. Il fatto che sia stato scritto a sei mani lo rende a volte difficile da seguire.
Lo consiglierei piuttosto a chi ha già un minimo di formazione sulla materia.
Sei soddisfatto della tua vita professionale? Ci sono altri progetti che vorresti tanto realizzare?
Ho sempre sognato di realizzare un tool per il digital marketing. Ritengo che, come modello di business, il SaaS sia oggi il migliore e il più scalabile.
Per il momento ho solo qualche idea, in futuro si vedrà.
Quali sono dei professionisti del digitale che stimi e che vorresti consigliare ai lettori per seguire il mondo del Web Marketing?
Direi Alessandro Sportelli, ma da un po’ di tempo si è ritirato dalla scena per dedicarsi alle sue aziende.
Consiglio sicuramente i due libri di Massimo Giacchino, a mio avviso il miglior punto di partenza per chi vuole ottenere una visione strategica e analitica.
Come hai iniziato a lavorare in questo settore e sopratutto perché proprio il web marketing e la SEO?
Come dicevo, ho iniziato come sviluppatore web, anche perché in quegli anni (fine ‘90 inizio 2000) non esisteva molto altro. Mi piaceva il lato artistico del web design.
Con la SEO è stato amore a prima vista. Ho iniziato quasi per gioco, aprendo un sito e posizionandolo. Allora eravamo talmente in pochi a fare SEO che bastava sistemare due metadati e il sito schizzava in prima pagina. Da lì ho capito che ne avrei potuto fare un mestiere.
Cosa bolle in pentola? Cioè qual è la direzione che intraprenderà il digitale? Oltre all’intelligenza artificiale, secondo te cosa si svilupperà maggiormente?
Credo che il Metaverso di Zuckerberg (ma anche gli altri metaversi) non sia affatto morto. Anche se in questo momento il trend dell’AI l’ha sovrastato, credo che fra un po’ di tempo ne torneremo a parlare. Magari del connubio tra AI e Metaverso.
Tu sei il CEO di Studio Samo, che è una bella realtà imprenditoriale. Come giudichi lo scenario per le imprese in Italia? Quali interventi faresti per favorire le aziende digital?
C’è ancora molto lavoro da fare, ma certamente la pandemia ha accelerato forzatamente il processo di digitalizzazione del Paese.
Il problema è l’aumento dei costi pubblicitari, che rende di fatto il digital marketing meno accessibile di un tempo, specialmente per le PMI.
Quello che farei, anzi cerco di fare, è fornire alle aziende – attraverso la formazione – gli strumenti necessari per capire come allocare strategicamente il loro budget, evitando sprechi di soldi in attività poco utili per il loro caso specifico.
In Studio Samo ti occupi direttamente te delle strategie SEO dei clienti? Ci puoi parlare di qualche impresa che state seguendo con successo lato SEO?
Come ho detto non sono più operativo lato SEO, anche se mi confronto di tanto in tanto col nostro team.
Un caso interessante è un ecommerce di arredamento che stiamo seguendo ormai da anni.
Il settore è ultracompetitivo, poiché le SERP sono dominate da colossi come Amazion e Ikea. Eppure siamo riusciti a farci strada, superando la concorrenza su diverse chiavi di ricerca molto popolari.
Quali consigli ti senti di dare a un neofita della SEO?
Quello che dico sempre, contro il mio interesse, è che i corsi non bastano, bisogna “sporcarsi le mani”.
La formazione è utilissima, ma se vuoi imparare veramente a fare questo mestiere, apriti un sito e cerca di posizionarlo. Osa. Prova anche tecniche “border line” o addirittura “black”. Ti renderai conto di quanto puoi spingerti oltre, così in futuro eviterai di fare danni ai clienti.
Cosa fai nel tempo libero, e cosa hai fatto durante le ferie 2023.
Vorrei darti una risposta da intellettuale, tipo vado all’Opera o ascolto musica classica. La verità è che mi piace uscire con gli amici, mangiare fuori, ballare e bere gin tonic. Non ho ancora messo la testa a posto, come direbbe mia madre.
Le ferie? E che se le ricorda
Della tua vita privata vuoi dirci qualcosa?
Sono papà di uno splendido carlino, si chiama Google
Grazie Jacopo dell’intervista, lasciaci un tuo recapito per eventuali contatti da parte di imprese.
Su www.studiosamo.it si trova tutto, la mia mail personale è jacopo.matteuzzi@studiosamo.it
Oppure puoi provare su LinkedIn.