Inauguro una serie di interviste a professionisti del Web, come SEO specialist e copywriter. Persone che mi hanno entusiasmato negli anni per la loro professione, per i loro carisma, per la capacità di dare il meglio nei settori dove lavoro anche io. Iniziamo da Riccardo Esposito, copywriter valente e preparato molto conosciuto per il suo bellissimo blog.
Ciao Riccardo, grazie per avermi concesso l’intervista. Prima di tutto, spiegaci in poche parole chi sei e cosa fai
Ciao, sono un copywriter e lavoro con i testi. Mi occupo dei contenuti online da pubblicare sulle pagine web e quindi nei blog personali e aziendali, sulle landing page, nelle guide online. Insomma, dove servono buoni contenuti io ci sono.
Sei laureato in Scienze della Comunicazione presso La Sapienza di Roma, come me. Ho letto che hai avuto un percorso particolare come antropologo, ci spieghi questo aspetto dei tuoi studi?
Tutto è iniziato dopo aver assistito a una lezione del prof. Massimo Canevacci. In un attimo ho capito che l’Antropologia Culturale doveva essere il mio punto di riferimento durante gli studi universitari. Ho iniziato a collaborare con la cattedra e ho partecipato a un gruppo di studi che ha svolto ricerche sul campo a Tokyo e in Brasile. Quest’ultima esperienza è stata particolarmente incisiva dato che abbiamo trascorso una settimana in un villaggio indios del Mato Grosso. Poi ho tentato la strada del dottorato ma senza riuscirci. Ed eccomi qua.
Tanti di noi ti conoscono per My Social Web, il tuo sito Web pieno di articoli utili e interessanti, sempre posizionato bene su Google. Quel sito come è nato e come si è evoluto negli anni?
In realtà è nato come block notes sul quale segnare riflessioni, appunti, elementi di studio. Poi è diventato strumento di inbound marketing che mi ha permesso di intercettare nuovi clienti. Credo che il successo – in senso professionale – di My Social Web sia la costanza: pubblico articoli dal 2009 e non ho mai pensato di fermarmi.
Sei anche SEO copywriter. Come ti sei formato come conoscitore della SEO per la tua professione.
In realtà non mi definisco un esperto SEO perché chi lavora in questo settore si specializza in ambiti molto tecnici. io ho solo cercato di andare oltre il mio campo, acquisendo conoscenza in ambiti differenti. Quindi ho studiato la SEO, il design, l’UX e tutto ciò che circonda il testo. Così posso essere presente e utile in ogni fase della lavorazione del contenuto.
Come trovi i clienti? C’è un canale privilegiato o le fonti dei possibili clienti sono molteplici?
In linea di massima trovo nuovi clienti grazie al mio blog ma, nel tempo, ho sedimentato preziose collaborazioni con altri professionisti. Così ci scambiamo lavori e contatti. I freelance devono fare gruppo, così possono ottenere buoni risultati.
Come formatore in quali progetti sei coinvolto?
In passato ho lavorato con diverse realtà, come ad esempio quella di Studio Samo e Uninform Group per il Master in Digital Marketing, Comunicazione e Social Media Management. Oggi mantengo con piacere la collaborazione con Copy42 di Valentina Falcinelli e ho concentrato tutto sulla formazione one to one.
Sei un uomo del Sud, quanto sei orgoglioso della tua terra e soprattutto cosa faresti per migliorare il lavoro nel tuo settore nel Meridione.
Non è vero che il lavoro da remoto annulla le differenze, non poter essere sul territorio in cui accadono le cose (ad esempio Milano) vuol dire avere una marcia in meno rispetto a chi può partecipare facilmente alla vita professionale del settore. Faccio un esempio concreto: se c’è un evento formativo, nel mio caso l’organizzazione deve pagare trasporto e alloggio oltre al gettone presenza. Questo diventa anti-economico ed è difficile raggiungere un accordo.
Scrivere è una parte determinante delle tue attività. Quali letture consigli a chi legge l’intervista, per formarsi come writer?
Potrei elencare una serie di libri fondamentali per ogni copywriter, firmati da colleghi e maestri. Però l’unico libro che ho letto e che mi ha cambiato la vita come professionista è La Mucca Viola di Seth Godin. A questo aggiungo Don’t Make Me Think di Steve Krug. Sono due libri non direttamente collegati alla scrittura ma che formano la tua mente per lavorare meglio.
In un’intervista ho letto che vorresti uno Stato meno duro con le partite IVA. Quali aspetti non ti piacciono di questa condizione?
Beh, come puoi immaginare credo che le tasse siano eccessive rispetto a ciò che otteniamo. Le partite IVA non hanno diritti, se io mi spezzo un braccio devo fermare il lavoro e vivere di risparmi: non è un problema ma rischio di perdere i clienti se non sono disposti ad aspettare. Vogliamo parlare dei diritti? Ecco, è nata mia figlia: non ho potuto fare neanche un giorno di pausa perché ero coinvolto in un progetto importante e il mio lavoro continuativo era indispensabile. Questo è un problema da affrontare.
Cosa fai nel tempo libero, e cosa hai fatto durante le ferie 2023.
Mare, sport, letture. Cose semplici. In passato suonavo in un gruppo di cover grunge/metal ma il tempo scarseggia.
Cosa pensi dell’intelligenza artificiale? In futuro ruberà il lavoro ai copywriter come paventano alcuni?
Le soluzioni sono diverse. C’è chi si preoccupa, chi no. C’è chi suggerisce di trovare un equilibrio. Dal mio punto di vista, oggi, l’intelligenza artificiale può rubare solo il lavoro di articolisti che scrivono post a dozzinali. Tipo 50 centesimi a pezzo o cose del genere. Siamo lontani dal risultato che può proporre un copywriter con esperienza. Poi, c’è chi mi dice che tra 15 anni tutto sarà diverso. Io rispondo: tra 15 anni vorrei iniziare a godermi i risultati di tanto lavoro.
Dai tuoi libri, da come è strutturato il tuo blog e da come parlano di te sembra che tu sia molto bravo ad organizzare il lavoro. Ci vuoi parlare appunto di questo aspetto?
In realtà ho sempre seguito una regola: iniziare a lavorare presto. Dormo poco e alle 6.00 sono già operativo. Poi, da quando è nata Gaia i tempi del sonno si sono ridotti all’osso quindi ho la possibilità di organizzare il lavoro quando sono più produttivo. Ovvero la mattina. Per me sarebbe veramente difficile tornare a lavorare in ufficio con orari stabiliti a monte: per me il lavoro creativo deve essere svincolato da orari.
Scrivere è anche una passione. Hai scritto cose diverse da quelle professionali per cui ti conosciamo solitamente? Che ne so, racconti, romanzi?
No, in realtà ho sempre pubblicato testi legati alla mia professione. Anche se è impossibile negarlo: c’è sempre un romanzo nel cassetto. Ma ho bisogno di tempo e al momento – con una figlia di due anni – non posso permettermi ulteriori lussi. Quando andrò in pensione scriverò il mio romanzo.
Della tua vita privata vuoi dirci qualcosa?
Vivo tra Capri e Napoli, sono sposato e ho una figlia che per ora assorbe tutto il mio tempo libero perché ho deciso di essere molto presente nella sua vita. Ovviamente senza tralasciare il lavoro.
Grazie Riccardo dell’intervista, lasciaci un tuo recapito per eventuali contatti professionali da chi ti ha letto.
Basta andare su https://www.mysocialweb.it/ per trovare tutto, sia email che contatti social.