Leggevo in un articolo (http://www.forexinfo.it/Centri-per-l-impiego-come), datato dicembre 2013, il commento ad un desolante rapporto della Confartigianato, basato su dati di Unioncamere e Ministero del lavoro. Ebbene l’articolo rende evidente la sostanziale inutilità dei Centri per l’Impiego, a cui ufficialmente i lavoratori disoccupati dovrebbero rivolgersi per reperire lavoro e le aziende trovare personale.
I dati sono impressionanti (riporto dall’articolo citato sopra):
– “ogni anno i Cpi italiani riescano a collocare sul mercato del lavoro appena 35.183 persone delle tante che si rivolgono a loro. Una goccia nel mare dei milioni di disoccupati”.
– “gli ex Uffici di collocamento sulla nostra Penisola contano ben 9.865 dipendenti i quali, cifre alla mano, ci costano la bellezza di 464 milioni di euro l’anno. Una cifra già di per sé impressionante, ma che fa ancora più rabbia se rapportata alla certificata inutilità di questi uffici: a conti fatti, è come se ogni posto di lavoro costasse allo Stato ben 13 mila euro l’anno”.
– “A leggere i dati forniti dalla Confartigianato emerge, ancora con maggiore chiarezza, un quadro a dir poco desolante: i Centri per l’impiego, infatti, vengono utilizzati dalle imprese che cercano dipendenti solo nel 2,2% dei casi. Praticamente ogni forma alternativa di reclutamento di personale viene preferita ai Cpi: dalle agenzie interinali, agli annunci su internet fino alla classica segnalazione tramite conoscenti, che nel nostro Paese continua a fare la parte del leone: quest’ultima modalità, infatti, rappresenta un canale privilegiato di selezione dei canditati in ben il 63,9% dei casi. Dunque, nel nostro Paese due assunzioni su tre avvengono tramite conoscenze.”
Come si evince, se volete trovare lavoro la cosa più intelligente è non spendere troppo tempo con i Centri per l’impiego. Meglio per esempio, se non avete santi in paradiso o non siete figli di ministri, cercare tramite i vari siti Web sul lavoro, che almeno qualche annuncio consentono di visualizzarlo, anche comodamente stando a casa propria.
Parlando io stesso con una persona qualificatasi come coordinatore del progetto di creazione del nuovo centro per l’impiego di Frosinone, mi disse chiaramente di consultare la pagina delle offerte di lavoro del loro sito Web. Vi riporto quello che è pubblicato adesso (31-05-2014) sulla medesima pagina (http://www.frosinonelavoro.info/prt_offerteLavoroArchivio.asp):
In sostanza se voglio propormi come cuoco in Norvegia o ballerino in Francia il lavoro c’è. Per la città di Frosinone solo un’offerta. Vi consiglio di meditare sul nostro Paese e sui suoi problemi economici anche per questo aspetto.