La proiezione in psicologia è un fenomeno affascinante che a scuola difficilmente ci viene insegnato. E’ un trasferimento involontario del nostro comportamento inconscio sugli altri, in modo da farci credere che queste qualità in realtà appartengano ad altre persone.
Quando siamo ansiosi riguardo alle nostre emozioni o ai lati inaccettabili della nostra personalità, per un meccanismo di difesa attribuiamo queste qualità agli oggetti esterni e agli altri. Se per esempio abbiamo scarsa tolleranza nei confronti degli altri, probabilmente è perché tendiamo ad attribuire loro il nostro stesso senso di inferiorità. Ovviamente c’è sempre un “gancio” che ci invita a compiere la proiezione; una particolare qualità imperfetta degli altri attiva alcuni aspetti del nostro io che rivendicano la nostra attenzione. Così qualunque cosa dell’io non riconosciamo come nostra viene proiettata sugli altri. Illumina il tuo lato Oscuro – Debbie Ford. Macro Edizioni 2012
Un aspetto dell’attività psichica delle persone che ho sempre notato in maniera spontanea ed autonoma, da me, è quello strano fenomeno per cui sembra talvolta gli individui accusino gli altri di caratteristiche che, letta la situazione, il contesto, sembrano più appartenere a loro stessi che all’accusato.
Ad esempio qualche volta in TV degli accusati di aver venduto beni con metodi non corretti, affermavano con veemenza che la colpa era dei truffatori di cui loro erano vittima. Ma anche nella vita quotidiana mi è accaduto di notare questo: un amico che mi aveva nascosto di un suo appuntamento con ragazze amiche comuni di Roma, con una bugia poi scoperta, litigando con me quando ne affermavo la scorrettezza mi accusava di essere un pezzente invidioso. Era strano, perché proprio lui secondo me si era comportato così per invidia e quindi impedendomi di essere presente alla festa.
Proiezione in Psicologia: una riflessione
Leggendo articoli di psicologia, ho compreso finalmente quale meccanismo si attivi per il quale le persone, nel vivere associato, accusino gli altri di qualità che sono invece le loro: è un meccanismo di difesa, che ci porta a non accettare il peso psichico di un nostro difetto o colpa ma a scaricarlo sugli altri. Questo comportamento si chiama proiezione e finalmente lo conosco teoricamente quanto basta per sapere trattare certe situazioni relazionali.
Non è una mia semplice opinione, è un modo involontario ed inconscio di difendere se stessi che la psicologia considera come assunto dei suoi studi. In sostanza nascondiamo a noi stessi un nostro lato spiacevole, accusando gli altri dello stesso difetto. Allontaniamo la colpa.
Capire quando questo avviene, nella situazione sociale specifica e concreta, è comprendere la persona che si ha di fronte per ciò che ha di più intimo e legato alla sua personalità.