L’unico, e sottolineo, l’unico corso di laurea protagonista di una strisciante e disgustosa sequela di disprezzamenti pubblici, tra i centinaia (presumo), corsi di laurea nazionali, è Scienze della Comunicazione inutile, secondo una certa corrente di pensiero.
Ora mi chiedo: come mai l’italiano medio, di fronte anche al più insulso diploma tecnico, raggiunto a fatica da un invero imberbe ragazzo della provincia italica, mostra una certa deferenza, un certo rispetto, e nei confronti del mio titolo di studio accademico si adopera per mettere in difficoltà chi ha raggiunto la laurea dopo anni di sacrifici economici e di studi ?
Gli esami che ho sostenuto
Mostriamo innanzitutto l’elenco di alcuni miei esami, quelli che mi sono stati riconosciuti in segreteria prima dell’esame di laurea:
INFORMATICA E TECNOLOGIE DELLA COMUNICAZIONE DIGITALE | ||||
FONDAMENTI DI SCIENZE SOCIALI | ||||
PSICOLOGIA SOCIALE DELLA COMUNICAZIONE | ||||
PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI | ||||
STORIA CONTEMPORANEA E DELLA COMUNICAZIONE | ||||
DIRITTO PUBBLICO E DELL’INFORMAZIONE | ||||
METODOLOGIA E TECNICA DELLA RICERCA SOCIALE | ||||
Sociologia Industriale | ||||
Analisi dei dati e fonti statistiche della comunicazione | ||||
Linguaggi e formati della radiotelevisione | ||||
Idoneità lingua inglese | ||||
Idoneità lingua francese | ||||
LABORATORIO DI SCRITTURA E CULTURA DELLA COMUNICAZIONE | ||||
Storia delle tecnologie e della conoscenza scientifica | ||||
Marketing | ||||
Innovazione e analisi dei modelli di giornalismo | ||||
Laboratorio di tecniche e linguaggi del giornalismo |
In realtà, a prima vista, per chi poco conosce di questo corso di laurea, niente o poco e niente è così disprezzabile nel nome dell’insegnamento universitario, ed ergo nei relativi libri, tanto da accusare la mia laurea di essere scienze delle merendine.
D’accordo, non si studierà come ad ingegneria, o a fisica, ma possibile che l’odio ed il disprezzo siano riservabili solo a questi tipi di esami e solo quando ad erogarli sono cattedre di Scienze della Comunicazione ?
Ragioniamo su Scienze della Comunicazione
Indaghiamo con raziocinio. La questione è sempre: Scienze della Comunicazione inutile laurea ?
Scienze della comunicazione è la laurea più vicina a ciò che modernamente, si può definire il villaggio globale.
Il villaggio globale è l’interconnessione globale di tutto il mondo attraverso le autostrade dell’informazione e della comunicazione, al punto da farlo sembrare un centro unico, senza periferia. Questo nella metafora tanto in voga negli ultimi anni di studi sulla comunicazione.
Ora, in un mondo in cui la comunicazione è così centrale per le sue ripercussioni politiche, economiche, sociali, un corso di laurea che spieghi come avviene la comunicazione dagli albori dell’umanità ad oggi è un corso temibile a chi sta nelle stanze dei bottoni. E’ temibile per chi ci vuole sempre pronti ad applaudire quando qualcosa “viene detta in TV”, perché significa essere conformisti alla maggioranza che spesso controlla le televisioni importanti.
Ora avendo io studiato scienza politica, informatica, giornalismo, ed altre “amenità” posso dire che grazie a questi strumenti, più di altri, si può costruire una coscienza critica capace di resistere alle sfide ultra moderne della società dell’informazione e della comunicazione. Perciò la questione scienze della comunicazione inutile laurea mi da sinceramente fastidio, alla luce di queste osservazioni.
Non è possibile andare incontro al villaggio globale solo con gli scavi di Pompei oppure con il passero solitario di Giacomo Leopardi. Se vogliamo una gioventù innovatrice, dobbiamo affidarci a lauree moderne, potenti negli strumenti e agili nella cultura che offrono. Solo così si potrà capire un mondo interconnesso, non più solo a livello naturale ma anche sociocomunicativo.