Un autore che ha raggiunto una certa fama, Zecharia Sitchin, azero naturalizzato statunitense, ha sostenuto in opere rimaste celebri, secondo la sua personale interpretazione della cosmologia e dei testi sumeri, che il sistema solare avrebbe un decimo pianeta, chiamato “Nibiru“.
Secondo Sitchin, su Nibiru abitava un popolo tecnologicamente avanzato e simile a quello umano; questi esseri erano chiamati Anunnaki dalla mitologia sumera e che compaiono nella Bibbia col nome di Elohim. Secondo Sitchin sarebbero arrivati sulla Terra 450.000 anni fa, alla ricerca di minerali e in particolare d’oro (del quale necessitavano per riparare la loro atmosfera rarefatta) e lo avrebbero trovato in Africa.
Gli Anunnaki avrebbero creato geneticamente l’Homo Sapiens incrociando la loro razza con l’Homo erectus, con lo scopo di avere della manodopera per prelevare metalli dalle miniere.
Sotto la guida di questi esseri, secondo l’interpretazione che Sitchin dà dei testi sumerici, gli uomini avrebbero fondato la civiltà in Mesopotamia, in Egitto e in India, grazie ad una casta di regnanti che avrebbero fatto da intermediari tra gli alieni e gli schiavi.
Una mia opinione sulla teoria di Sitchin
Le opere di Sitchin sono molto affascinanti e sorprendenti. Secondo lui, in poche parole, siamo una creazione aliena. Secondo me, questo spiegherebbe i misteri come le comuni narrazioni di popoli lontani tra di loro sulla Terra, oppure luoghi simbolici come il tempio massonico. Forse, il segreto principale del tempio massonico, è che si riferisce a questa specie di creatori alieni.
L’occhio del tempio, considerato l’occhio degli Illuminati che ci governano, potrebbe essere ricollegabile alla loro specie.
Ciò potrebbe essere legato al fatto che nel tempio massonico il tetto del tempio è aperto, e si vedono le stelle a simboleggiare l’origine di tutti noi.
La visione di Sitchin è sconvolgente per l’uomo della strada, e probabilmente anche se fosse vera, i potenti della Terra non vorrebbero accordare a queste teorie il giusto peso, per il semplice fatto che i popoli, imbevuti di tradizioni religiose, ne uscirebbero stravolti culturalmente.
Lo studioso azero parla di lettura dei testi sumeri, e la scienza non trova prova a sostegno della sua teoria degli antichi astronauti creatori dell’umanità .
Ma sicuramente in opere come il Pianeta degli Dei, link per acquistare https://amzn.to/2Nb0OD8, egli mostra una interpretazione completamente diversa da quella canonica della tradizione biblica.
Io come lui sono convinto che la Bibbia non contenga solo mito, punto di vista di molti atei. Dalla visione religiosa, della Bibbia come fatti attribuiti alla divinità giudaica e cristiana, possiamo passare ad una interpretazione storica diversa, che vede la narrazione come metaforica delle azioni di un popolo non terrestre.
Se qualcuno mi chiede se credo agli alieni, rispondo che se un cristiano può credere ai miracoli, fatti soprannaturali, allora possiamo credere che su un pianeta ci sia vita, oltre al nostro, e ciò rientra nei fatti naturali, come lo siamo noi, giocoforza.