Intervista ad Antonietta Bandelloni
autrice del blog “Michelangelo Buonarroti è tornato”
Il blog “Michelangelo Buonarroti è tornato”, è un blog conosciuto e molto interessante, che offre una prospettiva unica sulla vita e l’opera di Michelangelo Buonarroti. E’ curato da Antonietta Bandelloni, una studiosa appassionata di Michelangelo, che ha scritto diversi libri sul gigante del Rinascimento italiano.
I punti di forza del blog
Il tono informale e coinvolgente: la Bandelloni scrive con passione e rende accessibili anche i concetti più complessi.
La ricchezza di informazioni: il blog offre una vasta gamma di informazioni su Michelangelo, dalla sua biografia alle sue opere d’arte.
Le immagini e i video: il blog è ricco di immagini e video di alta qualità che aiutano a comprendere meglio le opere di Michelangelo.
La varietà di argomenti: il blog tratta non solo dell’arte di Michelangelo, ma anche della sua vita privata, dei suoi interessi e del suo contesto storico.
Consiglio questo blog a:
Appassionati di arte e storia: il blog offre una visione approfondita di uno dei più grandi artisti di tutti i tempi.
Studenti: il blog è una risorsa preziosa per chi studia la storia dell’arte o la letteratura italiana.
Chiunque sia curioso di conoscere Michelangelo: il blog è un modo divertente e informativo per imparare di più su questo artista straordinario.
Ecco il link al sito: https://michelangelobuonarrotietornato.com
Antonietta Bandelloni ci ha concesso un’intervista, gentilmente.

Il David di Michelangelo (Dettaglio)
Ciao Antonietta, piacere di poterti intervistare.
Come è nato il tuo originalissimo e fortunato progetto “Michelangelo Buonarroti è tornato”?
È nato un bel giorno di dieci anni fa quando, stanca di dover leggere spesso sui social ma anche su diversi siti notizie che riguardavano Michelangelo tutt’altro che attendibili, prive di fondamento e leggende metropolitane che lo riguardavano dure a morire, ho deciso di iniziare a smentirle una dopo l’altra.
Sulla piattaforma che adoperavo in precedenza venivo censurata un giorno si e l’altro pure perché proponevo foto delle opere prive di vesti, un bel giorno l’ho cambiata scegliendone una meno bigotta, trasferendoci tutti i miei articoli scritti fino al momento. Se infatti ci fai caso, nel primo mese di pubblicazione del sito, compaiono ben 153 articoli.
Seguendoti ho visto che hai prodotto tanto materiale per il blog e anche per le pagine social. Come crei un post, un articolo, un video, in generale qual è il tuo approccio ai contenuti?
Vado molto a sentimento. Magari mi ritorna in mente un’opera che mi piace particolarmente e ne parlo in modo dettagliato ripercorrendone la storia. Altre volte invece, quando è possibile farlo, collego i post della giornata ad anniversari particolari come la nascita o la morte di un artista, un accadimento degno di nota come può essere l’inaugurazione di un capolavoro come il Giudizio Universale o del David, giusto per fare un paio di esempi concreti.
Ci sono poi i giorni in cui inaugurano mostre importanti che vale la pena visitare e quindi le propongo ai lettori o parlo di libri inerenti al mondo dell’arte.

Il Giudizio Universale di Michelangelo (Dettaglio)
La tua passione per il grande Michelangelo Buonarroti non solo è autentica ma viscerale. Quali sono i motivi per cui lo preferisci a tutti gli altri artisti della storia dell’Arte?
In effetti la mia più che una passione è un’ossessione. Non c’è giorno in cui non dedichi parte del tempo allo studio delle sue opere o all’approfondimento di argomenti collegati alla sua vita e alle rete di relazioni che aveva intessuto in quasi 89 anni di esistenza.
Sento nel profondo una grande affinità con Michelangelo che non provo nei riguardi di altri grandi del passato. Ho sempre pensato che avesse un carattere affine al mio anche se so di non farmi un gran elogio. Scontroso con chi non gli andava a genio ma animato da una passione profonda per gli amici autentici, quelli che sempre furono al suo fianco. E che dire del Michelangelo perdutamente innamorato? Come si fa a non voler bene a un artista di questo calibro, mosso da sentimenti talvolta contrastanti ma profondi?
Mi sembra di riuscire a capirlo in alcune sue azioni e pensieri messi nero su bianco nel corso della vita. C’è qualcuno che ti aiuta per realizzare i contenuti del blog/social oppure è tutto dovuto al tuo interminabile impegno?
Tutto quello che vedi sul mio sito e sui miei social lo scrivo io. Non credo permetterei a nessun altro di scrivere in vece mia.
Parlaci dei libri: quali hai scritto direttamente collegati a Michelangelo e se dovessi sceglierne uno, qual è il tuo preferito?
Al momento di libri che raccontano di Michelangelo e le sue opere ne ho pubblicati sei e ho collaborato a capitoli di altri due volumi, sempre raccontando di lui. Difficile doverne scegliere solo uno. Mi verrebbe da dirti il prossimo, quello che ho da poco iniziato a scrivere e chissà quando lo avrò terminato.
Nell’ultimo libro dal titolo “Michelangelo. Memorie d’una lunga vita” che ho strutturato come una sorta di volume di racconti, il sommo artista dialoga direttamente con il lettore, proponendogli un gran numero di vicende pressoché sconosciute, o quasi, al grande pubblico.
Che preparazione culturale hai all’Arte? Hai fatto studi, accademia, o sei autodidatta?
A malincuore devo dire che non ho fatto studi accademici ma mai dire mai. Ciò nonostante studio costantemente e nel corso del tempo ho arricchito la biblioteca personale con un numero elevato di testi sulla storia dell’arte e non solo. Ovviamente il maggior numero di libri che ho sono dedicati a Michelangelo e alle sue opere, scritti dai più illustri studiosi di tutti i tempi come Wildt, Ragionieri, Hirst, Tolnay, Forcellino, Acidini, Bambach e tanti altri. Ho anche volumi che mi pento di aver comprato, pieni di inesattezze capaci di far rabbrividire chiunque ma li tengo comunque lì sugli scaffali, ben separati dai testi più validi.

Il David di Michelangelo (Dettaglio)
Io ti seguo su Facebook e ho visto che hai un engagement molto forte, la gente si ferma a parlarti e commentare. Pensi che il tuo modo pieno di verve nel presentare Michelangelo sia responsabile di questo interesse alla conversazione?
- probabile. L’espediente narrativo di raccontare Michelangelo in prima persona avvicina i lettori a mio avviso che vogliono saperne sempre di più. Non sono pochi quelli che dopo di me hanno voluto riproporre questa idea proprio con Michelangelo, sia nei film che in alcuni libri.
Sei toscana?
Si sono toscana e precisamente del comune di Seravezza, in provincia di Lucca. Dalle nostre parti Michelangelo fu costretto a rimanere per diversi anni alla ricerca dei marmi nelle cave che, con una donazione coercitiva, gli abitanti del posto furono obbligati a cedere all’Opera del Duomo a Firenze, dopo il Lodo di Leone X che di fatto faceva passare le zone di Pietrasanta, Motrone e le loro pertienze dal dominio lucchese a quello fiorentino.
Viaggi spesso per ammirare e studiare le opere del Maestro?
Firenze è la città che ospita le opere di Michelangelo che ho più vicina e quindi ci vado spesso come mi capita di andare anche in altre città d’Italia per partecipare alla presentazione di mostre che poi puntualmente racconto sulla mia pagina.
Consulti mai degli esperti per sapere qualcosa in più sulle sue opere o su particolari del mondo artistico, o della sua biografia?
Come ho accennato prima ho un gran numero di volumi dedicati a Michelangelo, sia pubblicati in Italia che all’estero. Ho anche amici restauratori che hanno lavorato sulle opere di Michelangelo e a volte mi raccontano dettagli e curiosità che solo loro potrebbero sapere come per esempio alcune punte di scalpello dello scultore rimaste nel marmo delle opere durante la lavorazione.
Quali sono le opere di Michelangelo che preferisci di più?
- difficilissimo per me rispondere a questa domanda. Le amo tutte senza mezzi termini. Non potrei sceglierne solo una: ciascuna ha caratteristiche affascinanti, una storia spesso incredibile e racchiude anni di vita dell’artista.

La Pietà di Michelangelo (Dettaglio)
C’è un aneddoto di Michelangelo Buonarroti che ti ha colpito più di tutti?
Beh, la sua vita è ricca di sfumature che spesso vengono ignorate totalmente come per esempio la permanenza da bambino assieme ai genitori e ai fratelli nella casa della nonna Bonda fuori da Firenze per cercare di salvarsi dalla peste o quando aprì le porte di casa a Macel de’ Corvi a una giovane domestica, sempre allegra e entusiasta che poi fu all’improvviso portata via dal fratello lasciando la casa vuota e silenziosa.
Che futuro vedi per il tuo blog? E che progetti hai per te per il futuro?
Sicuramente continuerò a scrivere e a raccontare come ho fatto fino al momento e poi chissà. Al momento sto lavorando a un altro libro e ho programmato qualche incontro in giro in cui parlerò al pubblico di Michelangelo.
Tra i tuoi libri, con quale diresti ai lettori di iniziare?
Se sono alla ricerca di una biografia di Michelangelo proporrei “Michelangelus Bonarotus Florentinus Faciebat” mentre per chi vuole approfondire la conoscenza di uno dei suoi capolavori mi verrebbe da suggerire “Lui, il David”.
Se poi c’è chi preferisce conoscere dettagli davvero poco noti della sua vita, propongo l’ultimo libro che ho pubblicato dal titolo “Michelangelo: memorie d’una lunga vita”.
Ok, grazie mille Antonietta per essere stata con noi, spero che il tuo bellissimo progetto abbia sempre lo stesso successo se non ancora di più, ti faccio i miei complimenti per come hai saputo creare qualcosa di unico oltre che speciale. Un grande abbraccio!
Grazie per avermi dato l’opportunità di raccontare un po’ di me e a presto.
Ecco il link al sito:
https://michelangelobuonarrotietornato.com