ELEVATOR PITCH DI SUCCESSO? DEVI ALLENARE LA TUA COMUNICAZIONE!
PERCHE’ TU SAI QUANTO VALI, GLI ALTRI NO!
L’idea di scrivere questo eBook, “Tu sai quanto vali, gli altri no”, è nata da una serie di riflessioni che con il passare degli anni si sono sempre più sedimentate nella mia mente. Il cuore di questa serie di riflessioni si può riassumere così: quasi nessuno oggi è consapevole dell’importanza di presentarsi con un elevator pitch (breve discorso di autopresentazione, della durata compresa tra 1 e 3 minuti) efficace.
Da recruiter per diversi anni ho intervistato centinaia e centinaia di candidati, eppure sono pochissimi quelli che hanno saputo fare centro nella mia mente e nel mio cuore e sono stati i “prescelti”. Perché?! Perché oltre ad essersi dimostrati dei bravi professionisti, in fase di colloquio, sono stati anche in grado di comunicare sin da subito il loro valore, in un modo decisamente unico e convincente. I loro elevator pitch erano terribilmente vuoti e noiosi, costruiti senza alcun metodo.
Elevator Pitch: importanza per il professionista
Oggi, da professionista nell’ambito del public speaking, frequento diversi ambienti di networking per crearmi una rete di potenziali clienti e partner commerciali. Anche qui, immancabilmente, constato che si contano sulle dita di una mano i professionisti che sono in grado di comunicare in poco tempo il loro valore e quello dei loro prodotti/servizi. La grande maggioranza dei professionisti parla a vuoto e il paradosso è che non se ne rende neppure conto.
Eppure è proprio in un mondo come quello di oggi, in cui tutto scorre ad una incredibile velocità, che ci si dovrebbe fermare un attimo e rendersi conto che per fare la differenza non basta più solo essere “bravi”, è sempre più necessario infatti essere in grado di far capire agli altri in modo cristallino e convincente perché noi siamo meglio degli altri, perché noi offriamo più valore della concorrenza. Ciò si può fare solo se si investe nella propria consapevolezza nell’ambito della comunicazione. Già sapere come costruire il proprio elevator pitch oggi determina il confine tra un professionista mediocre e uno di successo.
E’ proprio nel contesto degli incontri di networking che noto un grande paradosso: la figura del webmaster, l’esperto della comunicazione sul web, attira i professionisti intorno a sé come il miele attira le api. In un professionista come lui è quasi scontato riconoscere valore. Evidentemente molti professionisti danno per assodato che il webmaster sia colui che conosce le strategie giuste per comunicare sul web, attrarre nuovi lead e trasformarli quanto prima in clienti.
Una professione come la mia, invece, quella di coach per il public speaking, deve lottare di più per essere compresa a fondo. Oggi infatti il 99,9% dei professionisti s’improvvisa speaker, mosso da perniciose convinzioni come “So parlare, mi arrangio”, “Sono abituato a parlare in pubblico”, “Sì, lo so potrei migliorare il mio public speaking, ma non ho proprio tempo di farlo”.
Hai mai pensato invece a quante occasioni di business potresti aver perso proprio perché ti improvvisi speaker? Perché, ad esempio, non hai strutturato il tuo elevator pitch sulle possibili obiezioni della tua audience, perché hai usato gergo tecnico, perché non sei stato in grado di incuriosire abbastanza? O perché, senza accorgertene, ti presenti con scarsa autorevolezza (ad esempio guardando il pavimento o aggiustandoti i pantaloni)?
Nel mio caso, far capire con un elevator pitch cosa faccio come coach per il public speaking non è semplice. Ecco perché per assicurarmi che gli altri mi capiscano ricorro spesso all’uso di metafore.
Elevator Pitch e SSO
Con te, che molto probabilmente sei un esperto di comunicazione sul web, voglio usare una metafora ad hoc. Molto probabilmente tu che stai leggendo questo articolo sai cos’è la SEO (la Search Engine Optimization, la scienza che studia come scrivere sul web per attirare più lettori). Non so quanto sei consapevole del fatto che esiste anche una SSO, una Speaking Strategy Optimization.
Così come il webmaster rispetta i principi cardine della SEO secondo i quali per comunicare sul web bisogna partire dai problemi delle persone e non offrendo soluzioni, altrettanto dovrebbe fare un professionista quando parla in pubblico.
Ad esempio: se un professionista vuole scrivere un articolo sul suo blog su come superare la paura di parlare in pubblico, per far sì che il suo articolo venga trovato da chi ha paura di parlare in pubblico e cerca rimedi online per superarla, dovrà scegliere come parola chiave “paura di parlare in pubblico rimedi” e non “fiori di bach” oppure “Toastmasters”. Perché le persone conoscono il loro problema, non la soluzione. Può sembrare scontato e invece tutti noi sappiamo che non lo è, vero?!
In sintesi, un webmaster serve per far sì che i tuoi sforzi di lunghe giornate e nottate trascorse a scrivere contenuti per il tuo blog e per i social non vadano dispersi come polvere nell’aria, ma trovino terreno fertile su cui far nascere nuovi follower e nuovi clienti.
Ecco un coach per il public speaking fa la stessa cosa che fa un webmaster: ti aiuta a strutturare e comunicare il tuo messaggio in modo mirato alla tua audience. Ti aiuta a fare goal. Ti dà la consapevolezza che ti permette di essere certo di non parlare a vuoto, partendo sempre dal presupposto che parlare ad un’audience senza averla prima approfonditamente analizzata, è come scrivere una lettera d’amore indirizzata “a chiunque potrebbe interessare”.
Non importa il numero delle persone davanti alle quali devi presentarti. Una, due, cento, mille, duemila: il numero non conta. Conta solo il fatto che stai parlando davanti a persone che non ti conoscono. Queste persone saranno in grado di cogliere il tuo valore solo nella misura in cui tu sarai in grado di comunicarlo.
Le Tre domande dell’Elevator Pitch
Queste sono tre delle domande che ti suggerisco di farti sempre prima di preparare il tuo elevator pitch:
– Chi è la mia audience? Quali obiezioni ha nella sua mente e come posso anticiparle?
Se non basi il tuo elevator pitch sulle possibili obiezioni di chi ti ascolta, rischi davvero molto di parlare a vuoto. Le storie di successo sono un ottimo modo per anticipare e risolvere le obiezioni di chi ti ascolta. Quali storie racconterai e come pensi di raccontarle per renderle efficaci?
– Come posso sviluppare un maggiore bisogno e un maggiore senso di urgenza in chi mi ascolta?
Pensa sempre che tocca a te in quanto professionista rendere consapevole chi ti ascolta dei rischi che corre non dando valore a ciò che proponi e, al contrario, dei vantaggi che avrà affidandosi a te.
In questa fase per evocare emozioni dovrai fare molta attenzione a come parli: devi evocare immagini vivide nella mente di chi ti ascolta e devi fare pause per permettere al tuo interlocutore di visualizzare quelle immagini.
– Come posso evitare il gergo tecnico e quindi essere certo che tutti mi capiscano?
Ricorda che ogni volta che usi gergo tecnico perdi contatto con la maggior parte delle persone che ti ascoltano. Ad esempio, un architetto esperto di home staging potrebbe presentarsi dicendo: “Questo immobile era in vendita da sette mesi – mostrando l’immagine di un immobile spoglio -. Dopo il nostro intervento, l’immobile è diventato così – mostrando l’immagine dell’immobile dopo l’intervento di home staging – ed è stato venduto in sole due settimane. Immaginate quanti soldi ha risparmiato il proprietario!…”.
Sei convinto del fatto che parlare in pubblico senza l’aiuto di un coach è come scrivere un blog senza rispettare la SEO?
Sei convinto che improvvisarti speaker può davvero farti perdere opportunità di business? Sei ambizioso e vuoi assicurarti di non perderle mai più?
La comunicazione è come un muscolo.
Per acquisire tonicità e massima funzionalità ha bisogno di un allenamento costante e consapevole.
Per accompagnarti nel tuo allenamento, ho raccolto tutte le strategie comunicative che stanno alla base di un elevator pitch di successo in questo eBook:
Mi auguro che tu sia curioso di leggerlo! Sono anche curiosa di leggere i tuoi feedback !
CHI SONO
Chiara è una professionista del public speaking. Dopo aver lavorato per diversi anni nell’ambito della ricerca e selezione del personale, si è stancata di vivere una vita a metà e ha deciso di intraprendere un’attività tutta sua, totalmente basata sulle sue tre passioni più grandi: il public speaking, il coaching e le lingue straniere (il tedesco in particolare).
Oggi Chiara lavora come coach per il public speaking, ovvero aiuta CEO, manager, professionisti e candidati a presentarsi al meglio in pubblico, così da dare a loro stessi, ai loro prodotti/servizi e alle loro competenze la luce meritata. Chiara offre sessioni di coaching individuali e workshop in piccoli gruppi in tre lingue: italiano, inglese e tedesco.
Come puoi comunicare direttamente con Chiara:
Sito: www.chiara-alzati.com
Indirizzo email: contact@chiara-alzati.com