Il busto del Salvatore (Salvator Mundi) è l’ultima scultura di mano del genio del barocco Gian Lorenzo Bernini, eseguita nel 1679, quando l’artista aveva ormai ottant’anni, e da lui lasciata in testamento all’ amica e committente la regina Cristina di Svezia. Considerato perduto e “riscoperto” nel 2001, è attualmente conservato nella basilica di San Sebastiano fuori le mura a Roma.
Gesù Cristo, il Salvatore, è raffigurato «più grande del naturale» (103 cm) con la mano destra leggermente sollevata, come in atto di benedire. Bernini attribuiva particolare importanza a questo «divino simulacro» che egli chiamava il suo «beniamino», cui dedicò «tutti gli sforzi della sua cristiana pietà e dell’arte medesima». Dai contemporanei fu considerata un’opera straordinaria degno testamento dell’eccezionale carriera dell’artista.