Questo è un articolo sul percorso machiavellico che compiono quei politici, cinici, che vedono chiaramente nel voto un’estrazione di consenso, come si estrae l’oro da materia meno nobile.
Estrarre il consenso vuol dire sostanzialmente attribuire un valore alla propria storia, al proprio percorso politico e cercare di far combaciare, non importa a quale costo, il proprio appeal politico con la volontà rappresentativa di una parte dell’elettorato che si ritrova in quel messaggio .
Si può inventare di sana pianta un interesse, un credo, una vita intera, l’importante che il marketing elettorale crei aspettative in quelle persone che sono, per credo, storia ed interessi materiali, ed anche comunità ed influencer di riferimento, destinati ad essere attratti dal nostro messaggio politico.
L’onestà può essere una maschera, l’appassionato un fuoco di paglia, la promessa menzogna: l’importante è, come nelle migliori aziende, avere consenso legandosi alle aspettative di una parte dell’elettorato.
Di questo sono capaci i nostri politici: di proiettare nelle nostre menti un simulacro di buon politico adatto alle nostre matite elettorali, sfruttando i partiti, i media, il denaro, le clientele, le promesse e la propria storia anche inventata.
Se i voti vogliono dire potere, chi ha il potere in politica ha tutto: ben vengono per lui tutti i metodi per trasformare inerti cittadini in attivi elettori o sostenitori, fosse anche proiettato un simulacro inesistente nelle loro menti. Dato che il voto è opinione, quando non è direttamente comprato, conquistare potere vuol dire persuadere le masse.
Chi è bravo ad essere animalista, per vocazione, talento e scelta opportunistica, si presenterà a favore degli animali. Chi vuol apparire dalla parte dei lavoratori, sarà bandiera dei sindacati. L’importante alla fine del gioco è creare opinione favorevole, grazie a retorica ed informazioni che mettano in luce la propria ricetta politica
Che poi gli impegni vengano mantenuti non è determinante ai fini della mera opinione favorevole del cittadino nel momento del voto. Per avere potere con il sistema democratico basta una croce su una scheda. Un’opinione un voto una stilla di consenso in più.