Stanotte ho scritto di getto una nuova poesia, ve la propongo, è più sentita perché erano anni che non scrivevo una lirica.
“Quanto dolore in questo mondo”
Quanto dolore in questo mondo.
Una valle di lacrime, dove l’impotenza sovrasta la pietà, insieme alla rabbia.
Quanto dolore di ingiustizie, di guerre, di orfani piangenti, cui briciole di pane sono negate dai potenti delle armi.
Spesso mi chiedo il senso dei valori, in un mondo che li calpesta ogni istante e senza rimorsi.
Spesso ad una madre non rimane che una croce e una messa dolorosa la domenica.
Quando mai saremo fratelli gli uni agli altri, umani con gli umani, figli di una madre comune?
Sappiamo piangere dei morti innocenti, troppo innocenti: perché allora non sappiamo essere diversi dagli uomini delle caverne, sempre pronti all’oblio della nostra dannata umanità?
Quanto dolore, da Auschwitz a Gaza, non vedo razze inferiori condannate a soffrire.
Se sei mio fratello, pensa una lacrima per tutto il dolore del mondo: salverai non la nostra coscienza, ma una sporca, muta tua indifferenza.
Roberto Di Molfetta
Roma, 14 settembre 2025