Desideravo riflettere sulla percezione che abbiamo del mondo, senza scomodare neuroscienze e filosofia. Solo una riflessione solitaria. Partendo da una considerazione di vita vissuta.
Avete presente come cambia il modo di percepire una canzone, in base al valore sentimentale della musica ?
Come sentiamo profondamente la melodia di un brano musicale, quando questa canzone ci fa provare le emozioni che ci legano ad una donna importante per la nostra vita ?
Ecco, proiettiamo un istante questi cambiamenti ai fatti del mondo che accadono quando noi cambiamo opinione: il modo di percepire emozioni, parole, suoni, immagini, cultura, eventi viene alterato notevolmente quando cambiamo noi stessi.
Il modo di ragionare non crea la nostra visione del mondo sempre ma spesso è il nostro modo di vedere le cose, psicologicamente determinato, a farci ragionare in una certa maniera.
Tornando all’esempio della canzone del nostro amore, nulla potrebbe vietarci di abbandonare un modo di percepire la canzone. Ma i nostri sentimenti riguardo al passato creano un filtro di sensazioni che alterano il momento percettivo, costituendo un fascio di ricordi che danno luce diversa al brano musicale.
Così le nostre esperienze, la nostra cultura, le nostre profonde sensazioni associate a simboli, oggetti, persone, immagini, suoni del passato di portano in maniera involontaria a dare dei giudizi sui fatti e sui sensi che cambiano completamente in base al nostro cambiare.
La percezione del mondo è un fatto individuale. Ecco perché è impossibile unificare in nome della libertà il mondo. Non può esservi un pensiero unico, a meno che il nostro sentire individuale, la nostra intelligenza personale, tutte le nostre sensazioni ed esperienze non siano completamente uguali e per tutta la vita, cosa per fortuna impossibile in natura. Anche un ballo, un bacio cambia una persona. Non dimentichiamolo.